Di Gianluca Dotti
Come guarda al presente, e soprattutto al futuro, un'industria chimica? Accanto alla mission intrinseca di questo comparto, ossia la trasformazione delle materie prime in altre che abbiano proprietà differenti rispetto a quelle di partenza, sempre più spesso si aggiungono altri obiettivi fra cui quelli ormai irrinunciabili di sostenibilità, diversificazione e neutralità carbonica. Un’evoluzione che, ovviamente, non può che passare tramite innovazione, ricerca e tecnologia, dato che solo soluzioni avanzate possono permettere di coniugare gli obiettivi di business con quelli ambientali.
Caso significativo di questo trend è Versalis, società chimica di Eni che ha incluso nel proprio piano industriale non solo l’obiettivo di diventare “completamente sostenibile e diversificata”, ma anche contribuire a raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica” generando, al contempo, “valore per tutti gli stakeholder”. Per esempio, l'impegno è nello sviluppo di prodotti con tecnologie di riciclo meccanico, fisico e chimico in partnership con industrie, associazioni e consorzi, ma anche nella ricerca e nello studio di materie prime alternative.
Per chi non la conoscesse con questo nome, Versalis con più di 7mila dipendenti, 23 siti di produzione e 6 centri di ricerca opera in Italia e all'estero nei settori della chimica di base, dei polimeri e degli intermedi e delle gomme, ed è focalizzata anche nella ricerca di soluzioni per la chimica da fonti rinnovabili e nello sviluppo di tecnologie per il riciclo dei polimeri. Tra i prodotti figurano elastomeri, polietilene, stirenici e molto altro, realizzati facendo coesistere le alte prestazioni con i requisiti di sostenibilità, in una sinergia di obiettivi con altre società di Eni che guardano con grande attenzione all'ambiente.