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Puntiamo su neutralità carbonica e sostenibilità

Lo abbiamo raccontato a WIRED!

In collaborazione con WIRED

Di Gianluca Dotti

Come guarda al presente, e soprattutto al futuro, un'industria chimica? Accanto alla mission intrinseca di questo comparto, ossia la trasformazione delle materie prime in altre che abbiano proprietà differenti rispetto a quelle di partenza, sempre più spesso si aggiungono altri obiettivi fra cui quelli ormai irrinunciabili di sostenibilitàdiversificazione e neutralità carbonica. Un’evoluzione che, ovviamente, non può che passare tramite innovazione, ricerca e tecnologia, dato che solo soluzioni avanzate possono permettere di coniugare gli obiettivi di business con quelli ambientali.

Caso significativo di questo trend è Versalis, società chimica di Eni che ha incluso nel proprio piano industriale non solo l’obiettivo di diventare “completamente sostenibile e diversificata”, ma anche contribuire a raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica generando, al contempo, “valore per tutti gli stakeholder”. Per esempio, l'impegno è nello sviluppo di prodotti con tecnologie di riciclo meccanico, fisico e chimico in partnership con industrie, associazioni e consorzi, ma anche nella ricerca e nello studio di materie prime alternative.

Per chi non la conoscesse con questo nome, Versalis con più di 7mila dipendenti, 23 siti di produzione e 6 centri di ricerca opera in Italia e all'estero nei settori della chimica di base, dei polimeri e degli intermedi e delle gomme, ed è focalizzata anche nella ricerca di soluzioni per la chimica da fonti rinnovabili e nello sviluppo di tecnologie per il riciclo dei polimeri. Tra i prodotti figurano elastomeri, polietilene, stirenici e molto altro, realizzati facendo coesistere le alte prestazioni con i requisiti di sostenibilità, in una sinergia di obiettivi con altre società di Eni che guardano con grande attenzione all'ambiente.

Tra certificazioni e bilanci di massa

Affinché la sostenibilità sia qualcosa di ben più concreto di uno slogan di comunicazione o del rinnovamento del brand aziendale (avvenuto lo scorso ottobre, con il nuovo logo qui sotto), Versalis si avvale di certificazioni e di indicatori di sostenibilità specifici. Primo fra tutti Iscc Plus, lo schema di certificazione volontario (International Sustainability & Carbon Certification) che permette alle aziende dell’intera filiera di dimostrare la sostenibilità dei propri prodotti attraverso il controllo di requisiti di sostenibilità, di tracciabilità e del bilancio di massa.

Versalis, che ha ottenuto la certificazione Icss Plus per tutti i propri siti produttivi, guarda al futuro in particolare con la propria famiglia denominata Balance®, che include i prodotti ottenuti da materie prime sostenibili, utilizzabili in alternativa oppure insieme alle materie prime tradizionali. In questo caso - spiega l'azienda - l'approccio del bilancio di massa viene garantito attraverso una catena di custodia chiamata (unendo il nome del principio con quello della famiglia di prodotti) Mass Balance, che attraverso regole ben definite permette di attribuire in maniera controllata e verificabile le caratteristiche di sostenibilità delle materie prime alternative – sia rinnovabili sia da riciclo – fino ai prodotti finali. In pratica, una metodologia che garantisce una corrispondenza tra la materia prima alternativa, eventualmente miscelata con la nafta tradizionale, e quella del prodotto finale. Tra i prodotti ci sono quelli certificati Bio Attributed (BA) e Bio-Circular Attributed (BCA) realizzati partendo da bio-nafta, e quelli Circular Attributed (CA) realizzati con olio da pirolisi ottenuto dal processo di riciclo chimico dei rifiuti di plastica mista.

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La dichiarazione di sostenibilità - che riporta la quantità della componente Bio, Bio-Circular o Circular e le informazioni relative alle caratteristiche di sostenibilità - garantisce anche identiche performance, qualità e proprietà rispetto ai prodotti tradizionali, anche in termini di prestazioni fisiche e meccaniche. 

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L'attenzione alle emissioni serra

Oltre alla già citata certificazione Iscc Plus, Versalis ha aggiunto l'add-on volontario Green House Gas (GHG) Emissions, che permette di determinare e rendere disponibile ai clienti le emissioni di gas serra secondo un approccio che include tutta la filiera dalla produzione al consumo (in termini tecnici, cradle-to-gate) grazie a uno strumento di calcolo dedicato. Grazie a questa quantificazione, è stato possibile anche valutare la riduzione effettiva di emissioni serra associata a ciascun prodotto della famiglia Balance®.

Nell'ottica di dare un ulteriore impulso al percorso di decarbonizzazione, a dicembre 2022 Versalis ha anche acquisito la tecnologia sviluppata dalla società specializzata in enzimi alimentari Dsm per la produzione di enzimi per etanolo di seconda generazione, così da integrare la tecnologia proprietaria Proesa® (in uso nello stabilimento di Crescentino, nel vercellese) per la produzione di bioetanolo sostenibile e di prodotti chimici da biomasse ligno-cellulosiche, proprio grazie all'azione degli enzimi nella saccarificazione delle biomasse. Gli zuccheri di seconda generazione vengono così trasformati, attraverso processi di fermentazione, in etanolo cellulosico (bioetanolo advanced, utilizzato per la formulazione di benzina con componente rinnovabile) o in altri intermedi, contribuendo a garantire pari performance ma una riduzione dell'impatto ambientale complessivo.